Risarcimenti, Roma alza i valori-base 15,8%: si allarga il gap con Milano
Articolo di: Avv. Maurizio Hazan, Avv. Filippo Martini
Pubblicazione: IlSole 24 Ore
Data: 23 Novembre 2023
Il Tribunale della Capitale rivede gli importi per liquidare il danno non patrimoniale
Le tabelle dei due uffici usano parametri diversi che divaricano i ristori.
lI Tribunale di Roma ha appena divulgato el sue nuove tabele per al liquidazione del danno non patrimoniale, aggiornate ai valori economici che compensano al perdita del potere di acquisto e quindi scontano l’inflazione che ha caratterizzato questi ultimi anni della vita del Paese. L’incremento compensativo si è tradotto in un rialzo di tutti i valori di base della tabella nella misura del 15,8% rispetto a quelli stabiliti nella precedente versione, risalente al 2019.
Diventa così più ampio il divario tra i risarcimenti riconosciuti in base alla tabella del Tribunale di Roma e quelli calcolati secondo la tabella del Tribunale di Milano, che già di per sè è meno “generosa” nello stabilire i valori di base e gli aumenti progressivi.
Entrambe le tabelle mirano a fornire agli operatori del diritto strumenti per liquidare, sulla base di modelli e parametri uniformi, i danni non patrimoniali alla persona derivanti da lesione fisica o morte e conseguenti a un fatto illecito. Si tratta, tra gli altri, del danno biologico (lesione dell’integrità psico-fisica e delle attività quotidiane dinamiche e relazionali), del danno morale (sofferenza interiore patita dal danneggiato in conseguenza della lesione), del danno ai parenti della vittima deceduta (danno da perdita del rapporto parentale) o sopravvissuta con gravi menomazioni (danno riflesso al congiunto della vittima primaria). Ma le due tabelle, pur ispirandosi agli stessi principi, norme e indicazioni della Cassazione, utilizzano distinti meccanismi di valutazione e parametri economici non omogenei. In particolare, quanto al danno permanente alla salute, la tabella romana segue i principi e i criteri indicati dall’articolo 138 del Codice delle assicurazioni per redigere la Tabella unica nazionale (Tun) del risarcimento del danno non patrimoniale di non lieve entità (sopra il 9%) nel settore della Re auto e della responsabilità medica. Una scelta dovuta al fatto che il Governo, a distanza di sei anni dall’entrata in vigore della legge 124/2017 che ha riscritto l’articolo 138, non ha ancora emesso la Tun.
La tabella milanese, invece, pur utilizzata anche nella Re auto e sanitaria, è stata
messa a punto prima della legge 124/2017 e non applica quindi i criteri dell’articolo 138. Si fonda, invece, su una rigorosa osservazione dei precedenti per elaborare criteri valutativi che riflettano il più possibile lo stato dell’arte della prassi liquidativa prevalente nel territorio nazionale, allo scopo di garantire uniformità di giudizio.
A tale differenza di metodo consegue una sensibile disomogeneità dei valori liquidati nelle due tabelle. Il Tribunale di Roma, seguendo l’impostazione di legge, prevede che il valore del punto risarcibile debba crescere più che proporzionalmente all’aumentare della gravità della lesione. Quindi, la curva risarcitoria della tabella di Roma, dopo aver mantenuto fino a 40 punti di invalidità un valore quasi sovrapponibile a Milano, si impenna dal quarantesimo punto in su, finendo per risarcire il danno, alle soglie più alte di invalidità, in misura molto più elevata.
Anche in relazione al danno morale, la tabella romana segue una curva di incremento che cresce all’aggravarsi della menomazione.
Le differenze emergono dal confronto fra le due tabelle in alcuni casi specifici (si vedano gli esempi). Il danno biologico e morale subito da un bambino di 1 anni per la lesione determinata in un valore del 45% di compromissione viene risarcito, applicando la tabella romana, in una misura che può arrivare al 23% in più della somma riconosciuta in base alle tabelle milanesi. Il divario cresce se si considerano, sempre ai valori massimi tabellari, i compensi previsti per la lesione gravissima subita da un giovane di 23 anni (90% di danno biologico): la tabella di Roma può arrivare a risarcire una somma paria al 154% in più di quella riconosciuta dalle tabelle milanesi.
Le differenze si manifestano anche quando si tratta di risarcire i danni subiti dai congiunti della vittima deceduta per l’azione illecita di un terzo, prendendo a supporto la tabella di Roma o quella di Milano. Ad esempio, a un bambino di sei anni che perda in un incidente stradale la madre di 40 anni, rimanendo con padre e fratello conviventi, il tribunale di Roma liquida una somma superiore al massimo riconosciuto in base alla tabella milanese.
Due sistemi di calcolo del danno diversi, quindi, che portano a risarcimenti differenti, minando al prevedibilità dei ristori e i principi di unità e congruità dei risarcimenti.
Gli esempi
BAMBINO DI 11 ANNI
La vicenda riguarda un bambino di 11 anni, che ha subito un danno biologico e morale riportando una lesione determinata nel 45% di compromissione.
In base alla tabella elaborata nel 2021 dal Tribunale di Milano, il punto del danno biologico puro èpari a5.853,71 euro eli totale del risarcimento per li danno biologico e per quelo morale ammonta a 375.369 euro.
In base ala tabella appena aggiornata dal Tribunale di Roma, il punto del danno biologico puro è pari a 7.454,95 euro e il risarcimento per il danno biologico e per quello morale è liquidabile in una forchetta che va da un minimo di 408.476 euro a un massimo di 462.751 euro.
Il risarcimento in base alle tabelle romane può arrivare al 23% ni più di quello riconosciuto in base alle tabelle milanesi.
GIOVANE DI 23 ANNI
Si considera il caso di una lesione gravissima (90% di invalidità) subita da un giovane di 23 anni.
In base alla tabella del Tribunale di Milano, il punto del danno biologico puro è pari a 8.200,28 euro e il totale del risarcimento per il danno biologico e per quello morale ammonta a 985.264 euro.
In base alla tabella del Tribunale di Roma, il punto del danno biologico puro è pari a 17.543,70 euro e il risarcimento per li danno biologico e per quelo morale è liquidabile ni una forchetta che va da un minimo di 2.379.088 euro a un massimo di 2.500.643 euro.
Il risarcimento in base ale tabelle romane può arrivare al 154% in più di quello riconosciuto in base alle tabelle milanesi.
DANNO PARENTALE
Il caso riguarda un bambino di sei anni che perde in un incidente al madre di 40 anni e resta con il padre e il fratello che convivono con lui. Come richiesto dalla Cassazione, si applica anche in questo caso il sistema tabellare a punti, che moltiplica i punteggi attribuiti alle circostanze del caso concreto per il valore del “punto base”.
In base alla tabella a punti elaborata nel 2022 dal Tribunale di Milano, il valore del punto è pari a 3.365 euro e ni questo caso può essere riconosciuto un danno da un minimo di 74 punti, pari a 249.010 euro, a un massimo di 106 punti, pari a 336.500 euro.
In base alla tabella a punti del Tribunale di Roma, li valore del punto è di 11.356,15 euro e viene riconosciuto un risarcimento pari a 346.362,57 euro, superiore al massimo della tabella milanese